Imballaggi sostenibili: il confronto tra i materiali

Quali sono i materiali con il più basso impatto ambientale che si possono utilizzare per un packaging? Puntare su un imballaggio sostenibile compromette la qualità e la conservazione del prodotto? Quali sono gli elementi per una scelta più consapevole?
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La scelta di un packaging ecosostenibile è un argomento che interessa sempre di più sia i consumatori che i produttori, specie nel settore alimentare.

A causa dei forti aumenti delle quantità di plastica e di rifiuti, infatti, l’Unione Europea ha iniziato ad adottare leggi sempre più severe sugli imballaggi, con limitazioni e controlli sui materiali utilizzati.

Basti pensare che, in media, ciascuno di noi produce circa 500 kg di rifiuti all’anno, la maggior parte dei quali deriva proprio da packaging e imballaggi dei prodotti che acquistiamo quotidianamente.

Addirittura, una ricerca della Ellen MacArthur Foundation ha stimato un aumento del 70% dei rifiuti globali entro il 2050, e che, senza un cambio di rotta, nello stesso anno negli oceani ci saranno più rifiuti di plastica che pesci.

Imballaggi sostenibili: quale materiale scegliere

Viste le premesse, dunque, è evidente come un intervento immediato sia necessario. Le azioni che puoi compiere per ridurre l’aumento della plastica e dei rifiuti sono diverse: una di queste potrebbe essere una scelta più consapevole dei prodotti che acquisti, facendo attenzione al packaging e ai materiali utilizzati.

O ancora, nel caso in cui fossi un venditore e ti occupassi di prodotti fisici, potresti fare la differenza selezionando il giusto materiale per il packaging e gli imballaggi dei tuoi prodotti.

Ma quali sono i materiali con il più basso impatto sull’ambiente?

I materiali principalmente utilizzati per gli imballaggi del settore alimentare sono: 

  • Plastica (PET) 
  • Vetro
  • Cartone per alimenti
  • Alluminio 

Spesso, a causa anche delle immagini con un forte impatto visivo che vediamo ai notiziari, che raffigurano distese di rifiuti negli oceani e per le strade, associamo alla parola “plastica” l’idea di rifiuti e di materiale altamente inquinante. In automatico, quindi, diamo per scontato che sia il materiale con l’impatto più alto sull’ambiente

Chiaramente la plastica è un grosso problema per gli ecosistemi del nostro pianeta, ma siamo proprio sicuri che si tratti sempre del materiale meno adatto?

Per rispondere a questa domanda, abbiamo realizzato una ricerca considerando gli imballaggi necessari a contenere 1 litro di volume, e mettendo a confronto i diversi materiali. Dal punto di vista delle emissioni, i risultati ci dicono che il materiale con l’impatto più alto è il vetro, con ben 428 g di CO2 eq. 

Seguono le lattine, le bottiglie di plastica vergine, i brick per bevande e… le bottiglie di plastica riciclata!

Esatto, non tutta la plastica è per forza un male. I risultati mostrano che la bottiglia in plastica 100% riciclata risulta la scelta migliore dal punto di vista emissivo, con “soli” 43 g di CO2 eq, quasi 1/10 delle emissioni di una bottiglia di vetro.

Quali sono le ragioni per cui la plastica riciclata produce così poche emissioni rispetto al vetro e agli altri materiali?

Per spiegartelo abbiamo realizzato un’infografica ricca di dati e informazioni chiare e complete, che ti aiuteranno a capire quali sono le metriche che rendono un materiale più sostenibile rispetto a un altro.

Abbiamo visto, quindi, quali materiali utilizzare per il packaging dei tuoi prodotti, ma anche il consumatore svolge un ruolo molto importante. Per questo motivo, abbiamo deciso di fornirti anche una serie di consigli pratici, per aiutarti a fare una scelta più consapevole per i tuoi acquisti.


Vuoi sapere come anche tu puoi fare la tua parte per fermare l’aumento di rifiuti nel nostro pianeta? Compila il form qui sotto e scarica la nostra infografica gratuita!

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