Negli ultimi anni il mercato dei crediti di carbonio si è espanso in modo significativo, diventando quattro volte maggiore dal 2020 a oggi, e si prevede che crescerà ancora, arrivando ad un valore di circa 2,4 miliardi di dollari entro il 2027.
Per questo motivo è importante conoscere il funzionamento del carbon offsetting, che tipologie di progetti è possibile finanziare e come avviene un percorso di decarbonizzazione.
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Carbon credit: cosa sono e perché sono importanti
Per comprendere il carbon offsetting, è necessario innanzitutto capire cosa intendiamo con il termine “carbon footprint”.
Ogni attività compiuta dall’uomo produce una quantità più o meno elevata di emissioni: dalle videocall con i propri colleghi, agli spostamenti per andare a un evento, fino alla cottura di un piatto di pasta. Perfino l’aria che emettiamo respirando ha un suo impatto ambientale!
L’insieme di tutte le emissioni derivanti da queste attività costituisce quella che definiamo “impronta carbonica” o carbon footprint, un parametro utilizzato globalmente per stimare e quantificare i gas climalteranti legati a prodotti, servizi, aziende, eventi, o più semplicemente a un individuo.
Il carbon offsetting può essere definito come un’attività inversa rispetto all’emissione di gas serra, finalizzata alla mitigazione climatica, in quanto permette alle organizzazioni o alle persone di compensare le proprie emissioni.
A tale scopo, vengono finanziati progetti che hanno l'obiettivo di ridurre o catturare le emissioni di gas a effetto serra, ad esempio attraverso la conservazione delle foreste o l'installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile in regioni particolarmente svantaggiate.
L'obiettivo è quello di bilanciare le proprie emissioni di anidride carbonica, riducendo il proprio impatto sul cambiamento climatico, o addirittura compensando più emissioni di quelle che si sono prodotte.
A questo punto possiamo comprendere in modo chiaro cosa siano i crediti di carbonio, o carbon credit.
Possono essere definiti come uno strumento che attesta l’avvenuta cattura o non emissione di CO₂ attraverso progetti di tutela ambientale, nati con l’unico scopo di compensare o ridurre le emissioni di CO₂.
In particolare, a ogni credito di carbonio corrisponde una tonnellata di CO2 equivalente compensata.
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Ma quanto costa compensare una tonnellata di CO2?
All’interno dei mercati volontari del carbonio non viene stabilito un prezzo fisso a monte, ma questo dipende dall’incontro tra domanda e offerta. Quindi, il prezzo di un credito di carbonio (1 tonnellata di CO2 eq) può variare ampiamente, sulla base di vari fattori (tra cui: la qualità dei progetti che generano i crediti, la tipologia dei progetti, i volumi acquistati, etc.).
Secondo le proiezioni delle principali organizzazioni internazionali (es. IEA, International Energy Agency) e delle principali banche e società di consulenza che hanno affrontato il tema, il prezzo dei crediti di carbonio è destinato a salire significativamente nel medio-lungo periodo.
Questo perché un numero sempre maggiore di aziende si prefiggono obiettivi di neutralità e di azzeramento delle emissioni di carbonio (domanda), ma dall’altra parte i progetti di riduzione e cattura delle emissioni di carbonio richiedono tempi lunghi e ingenti risorse per essere realizzati (offerta).
Molte aziende cercano spesso di compensare le proprie emissioni attraverso l’acquisto dei crediti di carbonio con i prezzi più bassi sul mercato, pensando che acquistandone di più si effettui una maggiore riduzione del proprio impatto ambientale sul pianeta.
Questo non è necessariamente vero: per effettuare un efficace percorso di riduzione e compensazione, è infatti fondamentale considerare la qualità dei progetti che si sceglie di sostenere. Qualità che si misura attraverso il rispetto di determinati requisiti ben definiti.
Ecco perché è fondamentale collaborare con partner come Up2You, che dispone solamente di progetti certificati secondo i principali standard a livello globale e, all’interno di questi progetti certificati, compie un’accurata selezione attraverso metodologie di rating dei singoli progetti. Questo per garantire al cliente il massimo livello di qualità a ogni step.
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Perchè affidarsi a progetti certificati?
Esistono soggetti internazionali che si occupano di verificare che un progetto rispetti determinati requisiti. Questo permette di garantire che la compensazione ottenuta dai crediti di carbonio generati attraverso questi progetti sia trasparente e di qualità, e che sia realmente catturato o evitato un certo quantitativo di CO₂.
Lo standard più utilizzato a livello globale è il Verified Carbon Standard (VCS) di Verra. Questo stabilisce le regole e i requisiti che tutti i progetti di compensazione devono seguire per essere certificati.
Negli ultimi 10 anni si è assistito ad un +1.000% di crediti di carbonio ritirati. VCS ne costituisce il 60%.
L’iter di certificazione di un progetto prevede che questo venga sottoposto ad audit da terze parti, che periodicamente vengano rilasciate documentazioni che attestano la quantità di CO₂ effettivamente catturata o non emessa e report tecnici che forniscano un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto in questione.
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