Green Deal europeo: cosa prevede e quali vantaggi porta alle aziende

In questo articolo
Cos’è il Green Deal europeo
I 6 obiettivi chiave del Green Deal europeo
Pacchetto “Pronti per il 55%”: cos’è e cosa include
Oltre il pacchetto Fit for 55: le altre normative chiave del Green Deal
I 5 vantaggi per le aziende nell’adeguarsi alle nuove normative previste dal Green Deal
Come Up2You può supportare la tua azienda nell’adeguarsi alle normative del Green Deal europeo
libro blu con scritta green deal su sfondo verde con mappa europea in trasparenza
Scritto da
Andrea Fumero
Aggiornato al
8.5.2025

Negli ultimi anni, parlare di sostenibilità aziendale significa anche sapersi orientare in un quadro normativo europeo in continua evoluzione.

Con il Green Deal, l’Unione Europea ha dato il via a un cambiamento strutturale che coinvolge imprese, istituzioni e cittadini, fissando obiettivi ambiziosi e introducendo nuove regole destinate a ridefinire il modo in cui produciamo e consumiamo.

In questo articolo faremo una panoramica di che cos’è il Green Deal europeo, quali sono i suoi obiettivi, da che normative è composto e che vantaggi può portare alle aziende. Iniziamo!

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Cos’è il Green Deal europeo


Il Green Deal europeo rappresenta la strategia di crescita dell’Unione Europea, pensata per guidare il continente verso un modello economico più sostenibile, competitivo ed equo.

Presentato nel 2019, ha avviato un percorso ambizioso che intende raggiungere la neutralità climatica dell’Unione Europea entro il 2050, in linea con l’Accordo di Parigi e con l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.

Per centrare questo traguardo, il Green Deal coinvolge tutti i settori dell’economia, dall’energia ai trasporti, dall’industria all’agricoltura, fino alla finanza, promuovendo riforme strutturali, innovazione e investimenti mirati.

Non si tratta di una semplice visione strategica: negli ultimi anni, le istituzioni europee hanno tradotto i principi del Green Deal in normative vincolanti, applicate in tutti gli Stati membri.

Questa strategia rappresenta, a tutti gli effetti, il pilastro su cui si costruisce la transizione sostenibile dell’Europa, una trasformazione profonda che richiede l’impegno congiunto di imprese, amministrazioni pubbliche e cittadinanza.

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I 6 obiettivi chiave del Green Deal europeo


Per realizzare una trasformazione reale e duratura, il Green Deal europeo si fonda su 6 obiettivi chiave. Si tratta di pilastri strategici che guidano l’azione dell’Unione verso un futuro climaticamente neutro, più equo e resiliente.

Vediamo quali sono questi obiettivi.

1. Neutralità climatica
Trasformare l'Europa nel primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 rappresenta l’obiettivo principale del Green Deal. Questo dovrà avvenire attraverso una drastica riduzione delle emissioni di gas serra.

2. Economia circolare
Abbandonare il modello lineare del “produci-consuma-smaltisci” per adottare un’economia dove i prodotti sono progettati per durare, essere riutilizzati, riparati e riciclati. In questo modo si vogliono ridurre i rifiuti e preservare le risorse naturali, valorizzando ogni fase del ciclo di vita di beni e materiali.

3. Industria pulita
Incoraggiare la transizione verso un’industria più sostenibile, efficiente sotto il profilo energetico e competitiva sia sul mercato europeo che globale. L’innovazione tecnologica e la decarbonizzazione dei processi produttivi sono al centro di questa trasformazione.

4. Ambiente più sano
Contrastare l’inquinamento, tutelare la biodiversità e ripristinare gli ecosistemi sono azioni fondamentali per garantire un ambiente più salubre e lasciare in eredità un ecosistema più sicuro per le generazioni future.

5. Agricoltura più sostenibile
Sostenere pratiche agricole che rispettino l’ambiente e la salute del suolo, pur continuando a garantire la produzione di alimenti sani, sicuri e accessibili. Con questo obiettivo il Green Deal intende riconoscere l’agricoltura come uno snodo fondamentale nella transizione ecologica.

6. Giustizia ed equità climatica
Assicurare che nessuno venga lasciato indietro, offrendo supporto alle comunità, ai territori e alle persone più vulnerabili di fronte ai cambiamenti economici e sociali che la transizione comporta.

6 obiettivi green deal

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Pacchetto “Pronti per il 55%”: cos’è e cosa include


Per dare attuazione concreta agli obiettivi del Green Deal europeo, l’Unione Europea ha introdotto il pacchetto legislativo “Pronti per il 55%” (Fit for 55), proposto nel 2021.

Il nome fa riferimento all’obiettivo centrale del Green Deal, ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Un passaggio cruciale per avviare l’Europa verso il risultato della neutralità climatica entro il 2050.

Il pacchetto si compone di una serie di regolamenti e direttive che mirano a:

  • garantire una transizione giusta e socialmente equa;
  • rafforzare la competitività dell’industria europea e la sua capacità di innovazione;
  • tutelare le imprese europee da eventuali distorsioni della concorrenza internazionale;
  • consolidare il ruolo dell’UE come leader globale nella lotta al cambiamento climatico.


Vediamo quali sono i provvedimenti principali del pacchetto.

Sistema di scambio di quote di emissione (EU ETS)
L’EU ETS è il principale strumento europeo per la riduzione delle emissioni, attivo dal 2005. Si tratta di un mercato del carbonio in cui le industrie ad alta intensità energetica e il settore della produzione di energia acquistano e scambiano quote di emissione. Il sistema stabilisce un tetto massimo alle emissioni complessive e incentiva le imprese a ridurle, premiando chi inquina meno.

Con il pacchetto Fit for 55, l’EU ETS è stato aggiornato (EU ETS 2), estendendo il sistema anche ai settori edile e dei trasporti, particolarmente emissivi.

Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM)
Questo meccanismo ha lo scopo di evitare che gli sforzi europei di decarbonizzazione vengano vanificati da un aumento delle emissioni nei Paesi extra-UE. In pratica, introduce un prezzo del carbonio su alcune importazioni ad alta intensità di CO₂, come acciaio, cemento e fertilizzanti, promuovendo una concorrenza più equa e sostenibile a livello globale.

Fondo sociale per il clima
Consiste in un fondo creato per sostenere famiglie, microimprese e utenti vulnerabili nel fronteggiare l’impatto economico del nuovo sistema ETS esteso agli edifici e ai trasporti. Una misura fondamentale per ridurre le disuguaglianze e favorire l’inclusione sociale nel percorso verso la neutralità climatica.

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Oltre il pacchetto Fit for 55: le altre normative chiave del Green Deal


Il Green Deal europeo è un progetto ambizioso e complesso, che va oltre il solo pacchetto Fit for 55.

Attorno a questa strategia, l’Unione Europea ha sviluppato una serie di regolamenti e direttive che affrontano aspetti specifici della transizione ecologica e sociale.

Vediamo quali sono.

Farm to Fork Strategy
La strategia “Dal produttore al consumatore” mira a rendere i sistemi alimentari europei più equi, sani e sostenibili. Promuove un’agricoltura a minore impatto ambientale, incoraggia il consumo responsabile e punta a ridurre l’uso di pesticidi, fertilizzanti e antibiotici, garantendo allo stesso tempo sicurezza alimentare e accesso al cibo per tutti.

REPowerEU
Lanciato in risposta alla crisi energetica acuita dalla guerra in Ucraina, il piano REPowerEU accelera la transizione verso l’indipendenza energetica dell’UE. Mira a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, puntando su fonti rinnovabili, efficienza energetica e diversificazione degli approvvigionamenti.

Nature Restoration Law
Questa normativa introduce obiettivi vincolanti per il ripristino degli ecosistemi degradati in tutta Europa. Riguarda foreste, zone umide, corsi d’acqua, impollinatori e aree agricole, con l’obiettivo di invertire la perdita di biodiversità e rafforzare la resilienza degli ecosistemi ai cambiamenti climatici.

EUDR (EU Deforestation Regulation)
Entrato in vigore nel 2023, vieta la vendita sul mercato europeo di prodotti collegati alla deforestazione e al degrado forestale, come soia, cacao, caffè, olio di palma, legname e carne bovina. È una misura concreta per contrastare la deforestazione globale e responsabilizzare le filiere.

CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive)
La direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità estende in modo significativo gli obblighi di reporting non finanziario per le aziende. Introdotta per migliorare la trasparenza e la comparabilità delle performance ESG, obbligherà un numero crescente di imprese a pubblicare informazioni dettagliate su impatti ambientali, sociali e di governance.

CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive)
Questa direttiva stabilisce l’obbligo per le grandi aziende di identificare, prevenire e mitigare gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente lungo l’intera catena del valore. È un passo decisivo per integrare la sostenibilità nei processi di governance aziendale e nelle scelte strategiche.

Tassonomia UE
Il regolamento sulla Tassonomia europea definisce quali attività economiche possono essere considerate realmente sostenibili dal punto di vista ambientale. Fornisce un linguaggio comune per orientare investimenti, politiche pubbliche e strategie aziendali, contrastando il greenwashing e promuovendo la finanza sostenibile.



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A completare questo quadro normativo si aggiunge il Pacchetto Omnibus, un importante aggiornamento del panorama legislativo europeo in materia di sostenibilità. Presentato dalla Commissione europea ad inizio 2025 è attualmente in fase di approvazione da parte di tutti gli organi europei.

Il pacchetto mira a semplificare e armonizzare gli obblighi di rendicontazione ESG per le imprese, rendendo più chiaro e accessibile il quadro normativo complessivo.

In particolare, il Pacchetto Omnibus riunisce e coordina tre normative chiave, la CSRD, la CSDDD e la Tassonomia UE, puntando a mantenere alta l’ambizione del Green Deal, ma senza compromettere la competitività delle imprese europee.

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I 5 vantaggi per le aziende nell’adeguarsi alle nuove normative previste dal Green Deal


Adeguarsi alle nuove normative europee può rappresentare, soprattutto nelle fasi iniziali, una sfida significativa per le imprese.

L’adozione di pratiche più sostenibili richiede spesso investimenti, adattamenti operativi e un impegno continuo nel monitoraggio delle proprie performance ambientali e sociali.

Tuttavia, i benefici a medio-lungo termine sono tutt’altro che marginali. Il Green Deal europeo non è solo un insieme di obblighi, è anche un’occasione concreta di crescita, trasformazione e posizionamento strategico per le aziende che scelgono di agire con anticipo e ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

Ecco i 5 vantaggi principali per le aziende.

Aumento della competitività
Le imprese che investono oggi nella transizione ecologica saranno quelle meglio posizionate domani. L’efficienza energetica, la riduzione degli sprechi e l’adozione di processi più trasparenti sotto gli aspetti ESG generano vantaggi competitivi tangibili sul mercato, soprattutto in un contesto normativo sempre più stringente.

Apertura a nuovi mercati
Sempre più clienti, partner e investitori richiedono standard ESG elevati in modo da promuovere una catena del valore sostenibile. Allinearsi agli obiettivi del Green Deal permette di accedere a filiere internazionali, rispondere alle richieste dei grandi player e rafforzare la propria presenza sui mercati globali.

Innovazione e crescita
Le normative ambientali spingono le imprese a innovare promuovendo prodotti più sostenibili, nuovi modelli di business e digitalizzazione dei processi. La transizione ecologica è, di fatto, anche una leva di sviluppo e modernizzazione aziendale.

Accesso a finanziamenti
L’accesso a fondi pubblici, incentivi europei e investimenti privati è sempre più legato alla sostenibilità. Le aziende che dimostrano di avere una strategia chiara e misurabile in ambito ambientale avranno maggiori opportunità di attrarre capitali e finanziamenti agevolati.

Immagine e reputazione
Essere parte attiva della transizione climatica rafforza la reputazione aziendale agli occhi di clienti, stakeholder e dipendenti. Una comunicazione trasparente e coerente in materia di sostenibilità diventa un elemento distintivo, capace di generare fiducia e valore nel tempo.

Come Up2You può supportare la tua azienda nell’adeguarsi alle normative del Green Deal europeo

Le normative rientranti nell’ambito della strategia del Green Deal europeo sono in costante mutamento, ma grazie al team esperto di Up2You la tua azienda può restare continuamente aggiornata e allineata alle ultime direttive.

Con Up2You puoi:

  • redigere il bilancio di sostenibilità allineato agli standard VSME, ESRS o GRI;

  • definire la tua carbon footprint aziendale tramite il calcolo delle emissioni di Scope 1, 2 e 3 seguendo la metodologia definita dal GHG Protocol;

  • identificare la strategia di decarbonizzazione più adeguata alla tua azienda, in linea con le raccomandazioni della SFDR e delle best practice internazionali (SBTi);

  • ottenere certificazioni o aderire a iniziative internazionali nel campo della sostenibilità per raggiungere gli standard desiderati;

  • creare il percorso di formazione più adeguato alla tua azienda tramite sessioni di formazione frontali, esperienze di gioco da tavolo sui temi ESG o moduli di formazione digitali basati sulla nostra piattaforma proprietaria PlaNet.

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