Le grandi aziende sono sempre più orientate verso una supply chain sostenibile a tutti i livelli. Ecco perché anche per le piccole e medie imprese è importante assumere comportamenti green.
Cosa vuol dire avere una supply chain sostenibile? Per le grandi imprese, vuol dire assicurarsi che tutti i propri fornitori e collaboratori abbiano dei comportamenti virtuosi per contribuire alla sostenibilità complessiva dell’azienda. Secondo i parametri ESG (Environmental, Social and Governance) infatti le scelte dei propri fornitori si riflettono sul bilancio di sostenibilità dell’intera catena produttiva.
Le grandi aziende che desiderano iniziare il percorso verso Net Zero necessitano quindi di una rete virtuosa di piccole e medie imprese impegnate nello stesso viaggio. Ecco perché è importante che a compiere azioni, ordinarie e straordinarie, verso la riduzione delle emissioni di CO₂ siano sempre più attori della filiera a tutti i livelli.
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Rendere green la supply chain conviene a tutti
All’interno delle grandi aziende, le emissioni di CO₂ dei propri partner e fornitori rientrano nel cosiddetto Scope 3. Emissioni di anidride carbonica non direttamente collegate all’azienda, ma a quelle con cui si interfaccia quotidianamente. Qualche esempio riguarda i partner di trasporti e spedizioni, quelli che producono oggetti che si usano in ufficio, insomma l’intera supply chain.
Come scrive Larry Fink, presidente di BlackRock (la più grande società di investimento a livello globale) nell’annuale lettera rivolta ai CEO*:
“Ingegneri e scienziati stanno studiando incessantemente come decarbonizzare il cemento, l’acciaio e la plastica; le spedizioni, il trasporto su gomma e l’aviazione; l’agricoltura, l’energia e l’edilizia. Ritengo che la decarbonizzazione dell’economia globale stia per creare la più grande opportunità di investimento della nostra vita. Le imprese incapaci di adattarsi, indipendentemente dal settore in cui operano, rimarranno indietro”.
Appare chiaro che la riduzione delle emissioni di CO₂ in tutti i contesti produttivi sia una priorità per la comunità internazionale, ma come si fa a mettere in pratica i passi giusti?
Una green supply chain coinvolge le piccole e medie imprese che collaborano con quelle più grandi in una rete di aziende sostenibili volte al raggiungimento degli obiettivi ESG. I fornitori che si preparano già da ora con un serio piano d’azione verso la carbon neutrality otterranno quindi un vantaggio competitivo, perché saranno più facilmente scelte come partner da grosse compagnie e multinazionali.
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Primo passo: calcolare le emissioni
Il primo step per avere una supply chain sostenibile è il calcolo delle emissioni dell’azienda. Questo permette di sapere quali sono le attività più “dispendiose” in termini di CO₂, sia tra quelle gestite internamente sia tra quelle affidate a fornitori esterni.
Per calcolare quanta CO₂ viene emessa in seguito a specifiche attività, si fa riferimento al GHG Protocol, uno standard riconosciuto a livello mondiale per la misurazione e la gestione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) delle aziende e delle loro catene del valore, nonché per le misure di riduzione delle emissioni. Collabora con governi, associazioni di settore, ONG, aziende e altre organizzazioni per fornire le linee guida di calcolo più utilizzate al mondo per le emissioni.
Queste emissioni possono essere dirette (controllate dall’azienda stessa), o indirette (come l’elettricità acquistata).
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Supply chain sostenibile: l’offsetting per compensare le emissioni
Una volta a conoscenza del proprio impatto effettivo in termini di CO₂ prodotta, qualunque azienda, di qualunque settore o dimensione, può scegliere di mettere in pratica l’offsetting. Con il sostegno a progetti internazionali che compensano le emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra, le attività della tua azienda diventano più sostenibili e il tuo rating ESG più elevato.
Cosa vuol dire nella pratica? Calcolare la Carbon Footprint dell’azienda e realizzare partnership con realtà come Up2You per la compensazione della CO₂ equivalente. Alcuni dei nostri progetti certificati prevedono la riforestazione e la conservazione di aree forestali degradate (REDD+); altri il recupero di terreni a coltivazione che vengono sottratti ai trattamenti chimici; altri ancora la promozione di tecnologie che sfruttano energia rinnovabile e aiutano le comunità a trovare un senso d’appartenenza e aumentare i posti di lavoro.
Insomma, fare offsetting è una scelta intelligente per creare un piano d’azione verso la carbon neutrality dalle basi e quindi rendersi competitivi come aziende, ma anche un modo per supportare diversi obiettivi di sviluppo sostenibile.
Creare una green supply chain tra produttori e fornitori porterà alla creazione di vere e proprie reti di imprese che vogliono svilupparsi in modo sostenibile, creando un vantaggio competitivo per tutti coloro che ne fanno parte. Un comportamento virtuoso per il pianeta, per i consumatori e per l’economia.
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Il vantaggio economico di ridurre le emissioni
Ormai quasi la totalità delle grandi compagnie sta andando verso un azzeramento delle emissioni e dell’impatto ambientale, imponendo requisiti anche per i propri fornitori. Queste grandi corporation hanno come fornitori una miriade di PMI che, se vorranno continuare a collaborare con loro, dovranno necessariamente adattarsi.
Agire prima consente di non trovarsi impreparati nel momento in cui la rendicontazione delle emissioni diventerà un requisito fondamentale e ottenere così un vantaggio nei confronti dei competitor. Ma non solo: vuol dire anche implementare una cultura di impresa che sia indirizzata agli obiettivi di sviluppo e che renda ogni singolo dipendente responsabile di un’azienda sostenibile.
Una green supply chain va a beneficio di tutti:
- delle PMI in quanto saranno più apprezzate come partner da grandi realtà;
- delle aziende multinazionali che presto si troveranno a dover rendicontare le attività dei propri collaboratori;
- dei singoli lavoratori che vivono un ambiente produttivo più sano;
- dei clienti che si affidano con maggior convinzione ai produttori che ritengono virtuosi;
- della comunità nazionale e internazionale che si avvia alla decarbonizzazione.
Mettere in atto per primi un percorso di decarbonizzazione porta solo benefici, già dai primi passi: contattaci per scoprire come cominciare!
*Fonte: https://www.blackrock.com/it/investitori-privati/larry-fink-ceo-lettera-2022