Supply chain sostenibile: cosa si intende e come arrivarci

Cosa vuol dire creare una supply chain green? È possibile coinvolgere i propri fornitori e l’intera catena del valore in un percorso di sostenibilità ambientale? Sì, e in questo articolo scoprirai come.
In questo articolo
Supply chain green: cosa si intende?
Perché rendere green la supply chain conviene
Calcolo delle emissioni: il primo passo per una green supply chain
L’offsetting per compensare le emissioni
Il vantaggio economico di ridurre le emissioni
Come si coinvolge la supply chain? La soluzione di Up2You
Green supply chain: cos'è e come si fa
Scritto da
Alessandro Broglia
Pubblicato il
10.8.2022

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Supply chain green: cosa si intende?


Le grandi aziende sono sempre più orientate verso una supply chain sostenibile a tutti i livelli. Ecco perché anche per le piccole e medie imprese è importante assumere comportamenti più consapevoli. 

Cosa vuol dire avere una supply chain sostenibile? Per le grandi imprese, vuol dire assicurarsi che tutti i propri fornitori e collaboratori (quindi tutta la supply chain) abbiano intrapreso un percorso di sostenibilità ambientale. Secondo i parametri ESG (Environmental, Social and Governance), infatti, le scelte dei propri fornitori si riflettono sul bilancio di sostenibilità dell’intera catena produttiva. Le grandi aziende che desiderano iniziare il percorso verso Net Zero necessitano quindi di una rete virtuosa di piccole e medie imprese impegnate nello stesso percorso; per questo motivo è importante che a compiere azioni di riduzione delle emissioni di CO₂ siano sempre più attori della filiera a tutti i livelli.

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Perché rendere green la supply chain conviene


Le emissioni di CO₂ di partner e fornitori rientrano nel cosiddetto Scope 3: emissioni di anidride carbonica non direttamente collegate all’azienda, ma a quelle con cui si interfaccia quotidianamente; ne sono un esempio le emissioni causate dalle attività dei partner che si occupano di trasporti e spedizioni.Come scrive Larry Fink, presidente di BlackRock (la più grande società di investimento a livello globale) nell’annuale lettera rivolta ai CEO*:

“Ingegneri e scienziati stanno studiando incessantemente come decarbonizzare il cemento, l’acciaio e la plastica; le spedizioni, il trasporto su gomma e l’aviazione; l’agricoltura, l’energia e l’edilizia. Ritengo che la decarbonizzazione dell’economia globale stia per creare la più grande opportunità di investimento della nostra vita. Le imprese incapaci di adattarsi, indipendentemente dal settore in cui operano, rimarranno indietro”.

Appare chiaro che la riduzione delle emissioni di CO₂ in tutti i contesti produttivi sia una priorità per la comunità internazionale, ma come si fa a mettere in pratica i passi giusti?

Una green supply chain coinvolge le piccole e medie imprese che collaborano con quelle più grandi in una rete di aziende sostenibili volte al raggiungimento degli obiettivi ESG. I fornitori che si preparano già da ora con un serio piano d’azione verso la carbon neutrality otterranno quindi un vantaggio competitivo, perché saranno scelti più facilmente come partner da grosse compagnie e multinazionali. 

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Calcolo delle emissioni: il primo passo per una green supply chain


Il primo step del percorso di sostenibilità ambientale consiste nel calcolo della carbon footprint dell’azienda: questo permette di sapere quali sono le attività più “dispendiose” in termini di CO₂, così da sapere dove focalizzare gli interventi di riduzione.

Per calcolare quanta CO₂ viene emessa in seguito a specifiche attività, si fa riferimento al GHG Protocol, uno standard riconosciuto a livello mondiale per la misurazione e la gestione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG), nonché per le misure di riduzione delle emissioni. Queste emissioni possono essere dirette (controllate dall’azienda stessa), o indirette (come l’elettricità acquistata).

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L’offsetting per compensare le emissioni


Una volta a conoscenza del proprio impatto effettivo in termini di CO₂ prodotta, qualunque azienda, di qualunque settore o dimensione, può scegliere di mettere in pratica l’offsetting, ovvero la compensazione delle emissioni.

Cosa vuol dire nella pratica? La compensazione delle emissioni avviene tramite il supporto di progetti ambientali certificati, che hanno l’obiettivo di catturare o non emettere CO2 nell’atmosfera.

Alcuni dei nostri progetti certificati prevedono la riforestazione e la conservazione di aree forestali degradate (REDD+); altri il recupero di terreni a coltivazione che vengono sottratti ai trattamenti chimici; altri ancora la promozione di tecnologie che sfruttano energia rinnovabile e aiutano le comunità a trovare un senso d’appartenenza e aumentare i posti di lavoro. 

Insomma, fare offsetting è una scelta intelligente per creare un piano d’azione verso la carbon neutrality dalle basi e quindi rendersi competitivi come aziende, ma anche un modo per supportare diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Creare una green supply chain tra produttori e fornitori porterà alla creazione di vere e proprie reti di imprese che vogliono svilupparsi in modo sostenibile, creando un vantaggio competitivo per tutti coloro che ne fanno parte. Un comportamento virtuoso per il pianeta, per i consumatori e per l’economia.

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Il vantaggio economico di ridurre le emissioni


Ormai quasi la totalità delle grandi compagnie sta andando verso un percorso di riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale, imponendo requisiti anche per i propri fornitori. Queste grandi corporation hanno come fornitori una miriade di PMI che, se vorranno continuare a collaborare con loro, dovranno necessariamente adattarsi

Agire prima consente di non trovarsi impreparati nel momento in cui la rendicontazione delle emissioni diventerà un requisito fondamentale e ottenere così un vantaggio nei confronti dei competitor. 

Una green supply chain va a beneficio di tutti: 

  • delle PMI in quanto saranno più apprezzate come partner da grandi realtà;
  • delle aziende multinazionali che presto si troveranno a dover rendicontare le attività dei propri collaboratori; 
  • di lavoratori e lavoratrici che vivono un ambiente produttivo più sano; 
  • dei clienti che si affidano con maggior convinzione ai produttori che ritengono virtuosi;
  • della comunità nazionale e internazionale che si avvia alla decarbonizzazione.

*Fonte: https://www.blackrock.com/it/investitori-privati/larry-fink-ceo-lettera-2022

Come si coinvolge la supply chain? La soluzione di Up2You

Abbiamo visto quali sono gli step di un percorso di sostenibilità ambientale, ma un’azienda come fa a coinvolgere la propria supply chain in questo percorso? 

Grazie alla competenza del nostro team, e con l’uso delle nostre tecnologie, ti supportiamo nell’analisi delle performance di sostenibilità di fornitori e collaboratori, aiutandoti a identificare quelli più virtuosi.

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