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Cosa sono le Società Benefit
Le Società Benefit (SB) sono imprese che scelgono di superare il tradizionale obiettivo del solo profitto, integrando nel proprio statuto l’impegno a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Non si tratta di organizzazioni non profit, né semplicemente di aziende che adottano pratiche di responsabilità sociale: sono realtà a scopo di lucro che incorporano nel loro modello operativo una visione più ampia e sostenibile del fare impresa.
Le Società Benefit perseguono una o più finalità di beneficio comune, impegnandosi a operare in modo:
- responsabile;
- sostenibile;
- trasparente.
Questo deve essere fatto nei confronti di tutti gli stakeholder con cui interagiscono: persone, comunità, territori, ambiente, beni culturali e sociali, enti e associazioni.
Il beneficio comune è definito come il perseguimento, nell'esercizio dell'attività economica, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, su una o più delle categorie di portatori di interesse menzionate.
Per questo motivo integrano nel proprio oggetto sociale obiettivi che vanno oltre la sola creazione di valore economico.
Comprendiamo quindi come le Società Benefit incarnano un nuovo paradigma imprenditoriale, distinguendosi sul mercato grazie a un approccio più attento, lungimirante e in linea con le sfide del XXI secolo.
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I 3 elementi distintivi delle Società Benefit
Come abbiamo visto, le Società Benefit si distinguono dalle tradizionali società a scopo di lucro perché scelgono volontariamente di perseguire, oltre al profitto, una o più finalità di beneficio comune.
Vediamo però quali sono i 3 elementi distintivi di queste aziende.
1. Doppio scopo societario
Un primo elemento distintivo delle Società Benefit riguarda la presenza di un doppio scopo societario: la creazione di valore economico e il perseguimento di finalità di beneficio comune, entrambe esplicitamente indicate nello statuto. Ciò implica che ogni strategia, investimento o cambiamento organizzativo deve riflettere questo equilibrio.
2. Governance orientata alla sostenibilità
Le Società Benefit devono nominare una figura del management incaricata di garantire il coordinamento delle attività legate all’impatto sociale e ambientale. Questa persona svolge un ruolo chiave nel mantenere allineati gli obiettivi aziendali e nell’assicurare che gli interessi degli stakeholder vengano considerati nelle decisioni strategiche.
Tra gli aspetti più rilevanti rientrano:
- l’integrazione delle finalità di beneficio comune nello statuto;
- la nomina di uno o più responsabili dell’impatto all’interno del management;
3. Rendicontazione dell’impatto
Infine, un terzo elemento caratterizzante è la rendicontazione dell’impatto. Ogni Società Benefit è tenuta a redigere annualmente una relazione di impatto, utilizzando standard di valutazione riconosciuti.
Questo documento descrive le azioni intraprese, i risultati ottenuti e gli impegni futuri, permettendo di:
- garantire trasparenza verso tutti gli stakeholder;
- valutare in modo oggettivo l’efficacia delle strategie adottate;
- monitorare nel tempo i progressi relativi alle finalità di beneficio comune.
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Come sono nate le Società Benefit in Italia
Le Società Benefit in Italia nascono da un percorso di evoluzione culturale e normativa che trae ispirazione dal movimento internazionale delle B Corp, avviato nel 2006.
Questo movimento promuove un cambiamento profondo nel modo di concepire l’impresa: non più solo come soggetto orientato alla distribuzione di dividendi agli azionisti, ma come attore in grado di generare valore per l’intera collettività.
Secondo l’impostazione giuridica tradizionale, infatti, le aziende avevano il compito esclusivo di perseguire il profitto, limitando così la possibilità per imprenditori e management di adottare strategie orientate anche al bene comune. Inoltre, tale visione rendeva le imprese virtuose più vulnerabili a cambiamenti di governance, nuovi ingressi tra gli azionisti o operazioni straordinarie come la quotazione in borsa, che potevano mettere a rischio la missione sociale perseguita.
L’idea di introdurre uno strumento legale che consentisse alle imprese di integrare nel proprio statuto finalità di beneficio collettivo ha iniziato a prendere forma in Italia nel 2014.
Il testo legislativo è stato poi integrato nella Legge di Stabilità 2016, entrando in vigore il 1° gennaio 2016.
Con questa legge (n. 208 del 28 dicembre 2015, art. 1, commi 376–384), l’Italia è diventata il primo Paese al mondo, dopo gli USA, a riconoscere ufficialmente una forma giuridica che permette alle aziende di affiancare al profitto la generazione di un beneficio comune.
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Come diventare una Società Benefit
Diventare una Società Benefit richiede un percorso strutturato, che unisce consapevolezza strategica e adeguamenti formali. Si tratta di un processo che coinvolge sia la dimensione valoriale dell’impresa sia aspetti tecnici e operativi, con l’obiettivo di integrare in modo autentico le finalità di beneficio comune nel modello di business.
Il primo passo consiste in una valutazione preliminare della realtà aziendale.
In questa fase è importante riflettere sulla mission e sui valori che guidano l’impresa, individuando le specifiche finalità di beneficio comune che si desidera perseguire e valutando l’impatto economico della trasformazione. Questo momento di analisi è essenziale per verificare la reale motivazione nel perseguire una vera sostenibilità aziendale.
La trasformazione prosegue con la modifica dello statuto societario, elemento centrale dal punto di vista giuridico.
Tra le azioni previste in questa fase rientrano:
- l’inserimento nello statuto delle finalità di beneficio comune;
- la definizione delle modalità di governance responsabile;
- la scelta degli standard di valutazione dell’impatto.
Successivamente si procede con la formalizzazione notarile della trasformazione.
Questo passaggio prevede l’approvazione della modifica statutaria da parte dell’assemblea dei soci, la redazione dell’atto notarile e la registrazione presso il Registro delle Imprese. La società ha inoltre la facoltà, ma non l’obbligo, di aggiungere alla propria denominazione o ragione sociale le parole “Società Benefit” o l’abbreviazione “SB”, e di utilizzarle nella documentazione e nelle comunicazioni verso terzi.
Questo è il momento che sancisce legalmente la nuova identità dell’azienda.
Infine, seguono gli adempimenti operativi, necessari per rendere concreto il nuovo assetto.
Tra questi figurano:
- la nomina del responsabile dell’impatto;
- l’implementazione dei processi di misurazione dell’impatto sociale e ambientale;
- la redazione del primo report annuale di impatto.
Questi strumenti permettono di trasformare le intenzioni dichiarate nello statuto in azioni tangibili e valutabili nel tempo, garantendo coerenza e trasparenza nel percorso di crescita come Società Benefit.

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I 7 vantaggi per le aziende nel diventare Società Benefit
In un contesto in cui consumatori, investitori e talenti prestano crescente attenzione ai temi ambientali e sociali, adottare la forma giuridica di Società Benefit rappresenta un segnale forte di responsabilità e impegno. L’azienda dimostra così di non perseguire il profitto come unico obiettivo, ma di voler contribuire attivamente al benessere delle persone e dei territori con cui opera.
Ecco i principali vantaggi che un’impresa può ottenere scegliendo di diventare Società Benefit.
1. Accesso a agevolazioni e incentivi fiscali
In alcuni periodi, il Ministero prevede crediti d’imposta per sostenere progetti orientati alla sostenibilità. Inoltre, alcune regioni, come la Puglia, stanno creando albi dedicati che garantiscono ulteriori agevolazioni e forme di premialità.
2. Tutela nelle decisioni degli amministratori
La normativa tutela gli amministratori nel bilanciamento tra obiettivi economici e finalità di beneficio comune, dando loro maggiore libertà decisionale anche in caso di operazioni straordinarie, come vendite o quotazioni in borsa.
3. Maggiore attrattività per investitori e azionisti
L’impegno legale a generare impatti positivi accresce la fiducia degli investitori, rendendo l’impresa più interessante per chi ricerca modelli di business trasparenti e sostenibili.
4. Reputazione del brand più forte
Operare per il bene comune, oltre che per il profitto, rafforza l’immagine aziendale e ne aumenta la credibilità. Ciò facilita l’acquisizione di nuovi clienti e consolida il rapporto con quelli esistenti.
5. Attrazione di nuovi talenti
Le nuove generazioni privilegiano realtà con valori solidi e chiari. Dimostrare un impegno sociale concreto aiuta ad attirare professionisti qualificati, riducendo il turnover e migliorando il clima interno.
6. Maggiore interesse da parte di consumatori consapevoli
I prodotti e servizi offerti da aziende responsabili trovano più facilmente spazio tra consumatori attenti a sostenibilità, filiere locali e impatto sociale, ampliando così il bacino potenziale di clienti.
7. Accesso facilitato a fondi privati di investimento
La relazione di impatto annuale certifica con trasparenza le azioni e i risultati raggiunti, facilitando il lavoro degli investitori e velocizzando le procedure di due diligence.









