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Cos’è la water footprint
La water footprint (o impronta idrica) è un indicatore multidimensionale che permette di valutare i potenziali impatti ambientali legati all’utilizzo dell’acqua. Non si limita a misurare i volumi prelevati, ma considera sia la quantità sia la qualità delle risorse idriche utilizzate, distinguendo tra consumi diretti e indiretti lungo l’intero ciclo di vita di un prodotto, un processo o un’organizzazione.
In un contesto globale sempre più segnato da stress idrico e, in Italia, da fenomeni di sovrasfruttamento e inquinamento delle falde, la water footprint rappresenta uno strumento fondamentale per:
- quantificare e comunicare in modo trasparente gli impatti sull’acqua;
- ottimizzare la gestione delle risorse idriche nei processi produttivi;
- supportare le imprese nel percorso verso una gestione più responsabile e sostenibile.
La norma di riferimento è la UNI EN ISO 14046, una certificazione di sostenibilità pubblicata a livello internazionale nel 2014 e successivamente recepita anche in Italia. Questa norma definisce principi, requisiti e linee guida per la valutazione della water footprint, basandosi sulla metodologia del Life Cycle Assessment (LCA).
Proprio l’approccio LCA assicura una visione completa: ogni fase del ciclo di vita, dalla produzione di materie prime, alla trasformazione, all’uso fino al fine vita, viene analizzata per comprendere i potenziali impatti sulle risorse idriche. In questo modo, lo studio della water footprint può costituire un’analisi autonoma oppure integrarsi in un più ampio studio LCA, rafforzando la comprensione del legame tra produzione, consumo e sostenibilità.
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Perché la water footprint è importante per le aziende
L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita e per i processi produttivi, ma al tempo stesso è sempre più esposta a rischi di scarsità, inquinamento e pressioni normative.
La water footprint è quindi uno strumento fondamentale per le aziende che vogliono prendere consapevolezza dei propri impatti e integrare sostenibilità e competitività distinguendosi sul mercato!
Misurare l’impronta idrica non significa soltanto conoscere i consumi, ma anche acquisire consapevolezza degli impatti ambientali e delle opportunità di miglioramento.
In particolare, la water footprint permette di migliorare l’efficienza idrica, aiutando le imprese a individuare sprechi e aree di ottimizzazione lungo la catena del valore. Allo stesso tempo, consente di ridurre gli impatti ambientali, offrendo la base scientifica per definire azioni di mitigazione e strategie di gestione responsabile delle risorse.
Un altro elemento cruciale riguarda la gestione dei rischi.
Eventi climatici estremi, normative più stringenti e crescenti pressioni sociali rendono l’acqua un fattore strategico di resilienza. Conoscere la propria impronta idrica significa anticipare scenari critici e rafforzare la continuità operativa.
La water footprint assume anche una valenza di comunicazione e trasparenza: stakeholder come investitori, clienti e istituzioni si aspettano che le aziende dimostrino attenzione alla sostenibilità e rendicontino in modo chiaro i propri impatti.
Un approccio strutturato alla gestione dell’acqua rafforza così reputazione e fiducia.
Infine, i dati derivanti dall’analisi dell’impronta idrica diventano un supporto concreto alle decisioni strategiche e all’innovazione. Progettare prodotti e processi considerandone gli impatti, infatti, non è solo un dovere ambientale, ma anche un’opportunità di differenziazione e crescita nel lungo periodo.

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Come ottenere la ISO 14046
Ottenere la certificazione ISO 14046 significa dimostrare, attraverso un processo rigoroso e riconosciuto a livello internazionale, l’impegno dell’azienda verso una gestione sostenibile delle risorse idriche. Il percorso richiede l’implementazione delle linee guida della norma e la verifica da parte di un organismo di certificazione accreditato.
Vediamo quali sono le principali fasi per ottenere la certificazione
1. Comprendere la norma e i suoi requisiti
Il primo passo è conoscere a fondo i principi della ISO 14046, che definisce come valutare e dichiarare l’impronta idrica di prodotti, processi e organizzazioni con approccio di ciclo di vita (LCA).
2. Implementare un sistema di gestione conforme
L’organizzazione deve strutturare processi e procedure interne per raccogliere e analizzare i dati relativi all’uso dell’acqua. Questo include consumi, prelievi e impatti qualitativi lungo l’intero ciclo di vita.
3. Raccolta e analisi dei dati
I dati raccolti vengono elaborati per quantificare i potenziali impatti ambientali legati all’acqua e tradurli in indicatori come da standard ISO. Questa fase fornisce la base scientifica per l’audit.
4. Selezione di un ente di certificazione accreditato
È necessario rivolgersi a un organismo terzo, indipendente e riconosciuto, che possa verificare la conformità dell’organizzazione alla norma.
5. Audit di certificazione
- Richiesta: l’azienda presenta domanda all’ente certificatore.
- Audit iniziale: il team di auditor valuta il sistema implementato, i dati raccolti e la loro conformità ai requisiti della ISO 14046.
- Emissione del certificato: in caso di esito positivo, l’organizzazione ottiene la certificazione ufficiale.
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I 6 vantaggi per le aziende che si certificano secondo la ISO 14046
La certificazione ISO 14046 sulla Water Footprint non è solo un riconoscimento formale, ma un vero e proprio strumento strategico che consente alle imprese di rafforzare la propria competitività, migliorare l’efficienza e rispondere alle crescenti aspettative del mercato ottenendo un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Ecco i principali vantaggi:
1. Migliore gestione delle risorse idriche
La certificazione aiuta le aziende a monitorare, quantificare e ottimizzare l’uso dell’acqua lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti e dei processi, riducendo sprechi e inefficienze.
2. Riduzione dei rischi e dei costi operativi
Un utilizzo più efficiente dell’acqua consente non solo di diminuire gli impatti ambientali, ma anche di ridurre i costi legati ai consumi idrici ed energetici, oltre a mitigare i rischi connessi alla scarsità o alla qualità della risorsa.
3. Politiche ambientali più mirate
Attraverso la valutazione dell’impronta idrica, l’organizzazione può identificare i processi più impattanti e sviluppare strategie ambientali specifiche, supportando così un approccio di sostenibilità concreto e misurabile.
4. Rafforzamento dell’immagine e della reputazione
Le imprese certificate possono comunicare in modo trasparente il proprio impegno ambientale, rafforzando la fiducia degli stakeholder e migliorando la propria visibilità sui mercati nazionali e internazionali.
5. Trasparenza e informazione verso i consumatori
La water footprint certificata fornisce dati affidabili e scientificamente validati, che possono essere condivisi con clienti, investitori e partner. Questo favorisce un rapporto di maggiore fiducia e contribuisce a distinguere l’azienda rispetto alla concorrenza.
6. Accesso a nuovi mercati e opportunità
Sempre più spesso, la grande distribuzione e i consumatori finali richiedono evidenze concrete di sostenibilità. Disporre della certificazione ISO 14046 permette di accedere a mercati più sensibili alle tematiche ESG e di intercettare nuovi segmenti di clientela.