Regolamento ESPR: cos’è, a chi si rivolge e quali sono i vantaggi che offre alle aziende

In questo articolo
Cos’è il regolamento ESPR
A cosa serve il regolamento ESPR
I 7 obiettivi del regolamento ESPR
A quali aziende si rivolge il regolamento ESPR
Quali sono i vantaggi sociali e aziendali nel rispettare il regolamento ESPR
Come Up2You può supportare la tua azienda a rispettare i requisiti del regolamento ESPR
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Aggiornato al
23.10.2025

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Cos’è il regolamento ESPR


Il Regolamento (UE) 2024/1781, noto come Regolamento sulla Progettazione Ecocompatibile o ESPR (Ecodesign for Sustainable Products Regulation), segna un passo fondamentale dell’Unione Europea verso un’economia circolare e più sostenibile.

Approvato dal Consiglio Europeo nel maggio 2024, stabilisce i criteri di ecodesign per i prodotti immessi sul mercato europeo, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita: dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento.

L’ESPR rappresenta un’evoluzione della Direttiva 2009/125/CE, che si concentrava solo sui prodotti legati al consumo energetico.

Con il nuovo regolamento, l’approccio diventa molto più ampio.

L’ESPR fa sì che le regole sull’ecodesign si estendano a quasi tutti i beni fisici commercializzati nell’UE, come tessili, mobili, elettronica e apparecchiature industriali, rendendo la sostenibilità un principio obbligatorio e trasversale.

In sintesi, il regolamento ESPR trasforma la sostenibilità da scelta volontaria a criterio di progettazione obbligatorio, aprendo la strada a un mercato in cui i prodotti a minor impatto ambientale diventano anche quelli più innovativi, trasparenti e durevoli.

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A cosa serve il regolamento ESPR


Il Regolamento ESPR ha un obiettivo chiaro: rendere sostenibile la progettazione e la produzione dei prodotti in Europa, promuovendo un’economia realmente circolare e competitiva.

Attraverso l’introduzione di requisiti armonizzati a livello europeo, l’ESPR mira a far sì che tutti i prodotti immessi sul mercato rispettino standard comuni di efficienza, durabilità e sostenibilità ambientale.

In particolare, il regolamento serve a:

  • promuovere la diffusione di prodotti sostenibili, incoraggiando la realizzazione di beni riparabili, riciclabili, durevoli ed efficienti dal punto di vista energetico e riducendo la quantità di rifiuti generati;
  • creare un mercato unico più solido e coerente, evitando frammentazioni tra Paesi membri e prevenendo barriere commerciali legate a diverse normative nazionali;
  • rafforzare la competitività delle imprese europee, semplificando gli oneri amministrativi e premiando le aziende che investono in innovazione e sostenibilità;
  • facilitare le scelte dei consumatori, grazie a informazioni chiare e comparabili sull’impatto ambientale dei prodotti. In questo senso, l’ESPR lavora in sinergia con il Regolamento Quadro sull’Etichettatura Energetica (ELFR), che aiuta i cittadini a individuare i prodotti più efficienti e rispettosi dell’ambiente.

Comprendiamo quindi come l’ESPR non è soltanto una normativa tecnica: è uno strumento strategico per la transizione ecologica europea, che punta a rendere la sostenibilità un vantaggio competitivo per le imprese e una scelta naturale per i consumatori.

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I 7 obiettivi del regolamento ESPR


Il Regolamento ESPR non è soltanto una misura tecnica, ma una strategia europea a lungo termine per cambiare il modo in cui i prodotti vengono progettati, realizzati e consumati.

I suoi obiettivi toccano ogni fase della catena del valore industriale, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo e al fine vita del prodotto, con l’intento di rendere la sostenibilità una caratteristica strutturale del mercato unico europeo.

Vediamo quali sono i principali obiettivi del regolamento

1. Promuovere l’economia circolare
L’ESPR punta a rendere i prodotti più durevoli, riparabili e riciclabili, estendendone il ciclo di vita e riducendo gli sprechi. I prodotti prioritari vengono selezionati in base al loro potenziale contributo alla circolarità, spingendo i settori industriali verso modelli di produzione rigenerativi.

2. Migliorare l’efficienza energetica e delle risorse
Il regolamento introduce requisiti minimi di prestazione ambientale ed energetica, incoraggiando l’uso più efficiente delle risorse naturali e riducendo il consumo di energia e materiali.

3. Fornire informazioni chiare e trasparenti ai consumatori
Attraverso strumenti come l’etichettatura energetica e il futuro Passaporto Digitale del Prodotto (Digital Product Passport – DPP), i cittadini potranno accedere a dati verificabili sull’impatto ambientale dei beni acquistati. Queste informazioni saranno integrate nel Registro Europeo dei Prodotti per l’Etichettatura Energetica (EPREL).

4. Ridurre l’impronta ecologica e climatica dei prodotti
Uno degli elementi più innovativi introdotti dall’ESPR è il Passaporto Digitale del Prodotto (Digital Product Passport – DPP), un vero e proprio documento digitale che accompagna ogni prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Il DPP conterrà informazioni complete e verificabili su composizione, origine dei materiali, durabilità, riparabilità, riciclabilità e corretto smaltimento, rendendo trasparente ogni fase della catena del valore. Grazie a un QR code o un link digitale, consumatori, aziende e autorità potranno accedere facilmente a questi dati, favorendo scelte d’acquisto più consapevoli e una gestione più responsabile delle risorse.

5. Rafforzare il mercato unico europeo
Armonizzando i requisiti tra tutti gli Stati membri, il regolamento evita barriere commerciali e garantisce condizioni di concorrenza eque per tutte le imprese.

6. Aumentare la competitività delle aziende europee
Le imprese che innovano in chiave sostenibile beneficiano di un vantaggio competitivo, posizionandosi come leader nella produzione di prodotti “circular ready”, sempre più richiesti dal mercato globale.

7. Contribuire agli obiettivi climatici dell’Unione Europea
L’ESPR è pienamente allineato al Green Deal Europeo e contribuisce al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, riducendo i consumi energetici e le emissioni di CO₂ a livello sistemico.

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A quali aziende si rivolge il regolamento ESPR


Il Regolamento ESPR si applica a tutte le aziende che immettono prodotti sul mercato dell’Unione Europea, indipendentemente dal loro Paese di origine o dalle dimensioni dell’impresa.

In altre parole, qualunque produttore, importatore o distributore che operi nel mercato unico europeo dovrà garantire che i propri prodotti rispettino i nuovi requisiti di ecodesign previsti dal regolamento.

L’ESPR amplia notevolmente il campo di applicazione rispetto alla precedente Direttiva Ecodesign, che si concentrava esclusivamente sui prodotti connessi al consumo energetico. Il nuovo regolamento include invece quasi tutti i beni fisici, coinvolgendo una vasta gamma di settori industriali e manifatturieri.

Vediamo quali sono i settori più coinvolti.

Elettrodomestici ed elettronica di consumo
Frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori, monitor, lampadine e apparecchi di illuminazione dovranno rispettare requisiti di durabilità, riparabilità e riduzione dei consumi energetici.

Industria ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)
Server, sistemi di rete e data center saranno chiamati a migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale, in linea con la crescente digitalizzazione delle infrastrutture.

Manifattura e macchinari industriali
Motori elettrici, ventilatori e sistemi di condizionamento dovranno essere progettati per garantire maggiore efficienza, riciclabilità e minori emissioni.

Automotive e trasporti
Anche se i veicoli non rientrano direttamente nel campo di applicazione, componenti come pneumatici, batterie e parti elettroniche saranno soggetti a requisiti di riciclabilità e durabilità.

Packaging e imballaggi
Il settore del packaging dovrà adottare materiali più sostenibili, ridurre l’uso di sostanze dannose e migliorare la riciclabilità di plastica, carta e materiali compositi.

Settore tessile e calzature
L’ESPR introduce il divieto di distruzione dei prodotti invenduti (con un’esenzione temporanea per le PMI) e impone criteri di durabilità, riparabilità e uso di materiali riciclati, favorendo modelli circolari anche nel fashion.

Mobili e arredamento
L’industria dell’arredo dovrà orientarsi verso la progettazione modulare e circolare, l’impiego di materiali riciclati o riciclabili e la riduzione di sostanze chimiche che ostacolano il riciclo.

Prodotti chimici e materiali da costruzione
Materiali isolanti, vernici, cementi e acciai dovranno rispettare requisiti di sostenibilità, migliorando l’efficienza energetica degli edifici e limitando l’uso di materiali non riciclabili.

Prodotti venduti online
Anche i beni commercializzati tramite e-commerce saranno soggetti ai nuovi requisiti di progettazione ecocompatibile. Il Passaporto Digitale del Prodotto (DPP) garantirà trasparenza e tracciabilità anche per le vendite digitali.

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Quali sono i vantaggi sociali e aziendali nel rispettare il regolamento ESPR


L’adozione del Regolamento ESPR non rappresenta soltanto un obbligo normativo, ma una grande opportunità di crescita e innovazione per imprese, consumatori e per l’ambiente.

Applicare i principi dell’ecodesign significa creare valore lungo tutta la catena produttiva, favorendo un’economia più efficiente, trasparente e sostenibile promuovendo anche un vantaggio competitivo per le aziende che li applicano.

Vediamo quali sono i vantaggi per i consumatori

Prodotti più durevoli e riparabili
I beni progettati secondo i criteri dell’ESPR saranno più longevi, facili da riparare e aggiornabili, garantendo una maggiore convenienza e riducendo la necessità di sostituzioni frequenti.

Accesso a informazioni trasparenti
Grazie al Passaporto Digitale del Prodotto (Digital Product Passport), i consumatori potranno conoscere in modo chiaro composizione, durata, riparabilità, modalità di riciclo e smaltimento dei prodotti, spesso tramite un semplice QR code.

Risparmio economico nel lungo periodo
Prodotti più efficienti e durevoli si traducono in minori spese energetiche e di manutenzione, generando un vantaggio economico concreto nel tempo.

Vediamo invece quali sono i vantaggi per le aziende

Vantaggio competitivo e reputazionale
Le imprese che investono nell’ecodesign possono differenziarsi sul mercato, rispondendo alla crescente domanda di prodotti sostenibili e rafforzando la propria immagine aziendale.

Riduzione dei costi operativi
Processi produttivi più efficienti significano meno sprechi, minori costi di smaltimento e consumo ridotto di risorse, migliorando la redditività aziendale.

Spinta all’innovazione
Il regolamento rappresenta un motore per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni ecologiche, stimolando la nascita di nuovi modelli di business e prodotti a basso impatto.

Conformità e accesso al mercato europeo
Rispettare l’ESPR significa evitare barriere commerciali e garantire la conformità con i requisiti ambientali dell’Unione Europea, facilitando la partecipazione delle aziende al mercato unico.

Come Up2You può supportare la tua azienda a rispettare i requisiti del regolamento ESPR

Grazie alle nostre tecnologie proprietarie e al costante supporto di un team di esperti, siamo in grado di supportare la tua azienda a rispettare i requisiti previsti dal regolamento ESPR.

Con noi potrai:

  • completare tutte le analisi necessarie per ottenere il Passaporto Digitale del Prodotto (Digital Product Passport – DPP), attraverso lo svolgimento di un’analisi LCA (Life Cycle Assessment) per quantificare gli indicatori di impatto richiesti dal regolamento;
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